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Primo ritardo per la Nuova Alitalia

Alitalia

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{{IMG_SX}}Problemi amministrativi con l'Enac, l'ente nazionale dell'aviazione civile che deve dare il semaforo verde per l'operatività nei cieli, hanno di fatto spostato la deadline stabilita nel contratto di acquisto degli asset da parte di Cai, la compagnia aerea italiana, con il commissario straordinario Augusto Fantozzi. Ad operare sine die sarà dunque la vecchia Alitalia. Da lunedì prossimo si entra, poi, nel rush finale dell'attesa decisione dell'Antitrust sull'operazione che porterà Alitalia e AirOne a confluire in un'unica società. E che dovrà rassicurare anche gli utenti sulla possibilità che la situazione di monopolio su alcune tratte non si ripercuota sui prezzi dei biglietti. Sempre ieri a stoppare le voci incontrollate sul presunto compenso di Fantozzi (16 milioni di euro) è intervenuta anche la presidenza del Consiglio dei ministri. Palazzo Chigi ha precisato che la retribuzione sarà definita con un provvedimento della presidenza del consiglio e autorizzato e liquidato dal giudice della procedura concorsuale al termine della procedura stessa che, come precisato dallo stesso commissario, potrà durare sette anni. Decollo rinviato dunque per l'avvio della nuova compagnia,. L'Enac attende quanto prima di sapere la data del decollo della Nuova Alitalia per le proprie attività di monitoraggio e verifica. Le istruttorie dell'Enac sulle licenze di trasporto pubblico passeggeri e il certificato di operatore aereo sono terminate ma l'emissione avverrà solo quando sarà evidente l'effettiva disponibilità delle risorse finanziare necessarie per l'operazione, ha sottolineato l'autorità aeronautica. In attesa del passaggio del testimone da Alitalia a Cai, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugltrasporti, in una lettera inviata al commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi hanno chiesto di mantenere gli accordi e i contratti collettivi di lavoro attualmente vigenti in tutte le aziende del Gruppo Alitalia, fino alla definitiva cessione degli asset operativi e che quindi la disdetta non avvenga dal primo dicembre come comunicato dal commissario.  

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