Tassi, la Bce pronta a un altro taglio
L'ipotesi di una nuova manovra monetaria risponde alla necessità di dare ossigeno al sistema produttivo europeo prossimo a una significativa inchiodata dopo il rallentamento già evidenziato dai dati statistici. Così lo stesso guardiano della stabilità monetaria europea, Jean Claude Trichet, ha abbandonato il suo rigore anti-inflazionistico e parlando a Francoforte, ha detto: «Abbiamo già detto che potremmo tagliare i tassi ulteriormente, non è una novità». La Eurotower che ha già portato i tassi al 3,25%, finora ha «risparmiato cartucce» per non trovarsi senza quando si troverà di fronte alle difficoltà future. Difficoltà sempre più concrete: ieri l'indice dei direttori degli acquisti (Pmi) di Eurolandia di novembre, un indicatore affidabile delle prospettive economiche future, è crollato ai minimi storici sia per i servizi che per l'industria. Il taglio comporterà anche un'ulteriore riduzione delle rate dei mutui variabili. Una buona notizia che, in tempi di recessione, arriva ai chi ha un reddito fisso, e a cui se ne aggiunge un'altra. E cioè gli effetti del calo del petrolio, ormai stabile a 50 dollari al barile, anche sulla benzina. I cui prezzi sono scesi ai minimi degli ultimi tre anni. La verde con il marchio Agip è scesa a 1,169 euro al litro. E mentre i prezzi dei carburanti hanno raggiunto il livello più basso mai toccato dal novembre del 2005, gli esperti del settore parlano di spazio per un ulteriore calo, intorno ai 6 centesimi, che i petrolieri starebbero frenando per compensare i costi delle fiammate dei mesi scorsi. Tra i quali anche la Robin Tax. Per gli automobilisti, comunque, arrivano i primi benefici consistenti: oggi un pieno per un'auto di media cilindrata costa circa 20 euro in meno rispetto solo a 4 mesi fa. A luglio scorso, quando il greggio sfiorò quota 150 dollari al barile, un litro di verde era infatti arrivato a toccare gli 1,558 euro. In calo anche i prezzi del gasolio che - sempre all'Agip - si portano sotto quota 1,17 euro al litro.