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Yahoo! perde il suo genio. Yang lascia

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La sua uscita però ha messo le ali al titolo accendendo le speculazioni su una nuova possibile offerta da parte del colosso informatico fondato da Bill Gates. Ancora interessato ad acquistare le attività di ricerca di Yahoo! ma che - secondo indiscrezioni - non scoprirà le proprie carte fino a quando la successione non sarà ultimata. Le recenti turbolenze sui mercati potrebbero addirittura spingere Microsoft a forzare la mano: la raccolta pubblicitaria, dalla quale dipende la quasi totale sopravvivenza di Yahoo!, sta rallentando in modo vistoso. E il motore di ricerca potrebbe essere costretto a valutare e accettare anche offerte che non lo soddisfano completamente: un'ipotesi questa che rischia di esacerbare ancora di più le relazioni fra i vertici della società e gli azionisti che, a più riprese, hanno apertamente criticato le scelte finora effettuate dal board. Critiche - secondo gli analisti - non a vuoto, visto il calo dei titoli di Yahoo!. Secondo gli operatori dopo il tramonto dell'alleanza con Google a Yahoo! si presentano poche possibilità e Microsoft è quella più perseguibile. Yang, che ha fondato Yahoo! nel 1994 insieme a David Filo quando era ancora studente a Stanford, si è giocato tutte le sue carte per evitare che la sua creatura finisse nella mani di Microsoft. L'alleanza pubblicitaria con Google era stata infatti sventolata come l'alternativa migliore al colosso di Redmond. Ma quando Google ha gettato la spugna per la difficoltà di convincere l'antitrust sulla bontà dell'accordo, la posizione di Yang è apparsa compromessa. Lo scorso febbraio Microsoft ha lanciato un'opa da 44,6 miliardi di dollari su Yahoo!. L'offerta venne respinta perché troppo bassa, dando il via a un lungo braccio di ferro, durante il quale Microsoft aveva rivisto l'offerta a 33 dollari per azione. Ma il susseguirsi di no hanno spinto la società a mollare la presa. Ora, paradossalmente, è Yahoo! che potrebbe bussare alla porta di Microsoft.

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