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Alitalia a terra senza ok dei sindacati

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La stessa che, pensata per limitare le rivalse legali nei confronti del commissario Fantozzi, rischiava con un emendamento, poi cancellato, di trasformarsi in un'amnistia mascherata per i manager delle aziende in crisi. Il testo spiana la strada all'ingresso della cordata Cai nel rilevare la cosiddetta good company. Con i poteri confermati il commissario straordinario può decidere immediatamente la «cessione di complessi aziendali» e «individuare l'acquirente a trattativa privata» tra candidati che garantiscano, tra l'altro, la continuità del servizio e la rapidità dell'intervento. La nuova compagnia sarà esclusa «dalla necessità di un'autorizzazione» Antitrust. Con una deroga su eventuali monopoli come quelle sulla rotta Linate-Fimicino su cui Catricalà potrà intervenire solo dopo il 30 giugno 2009. Il testo porta a 48 mesi il periodo massimo di cassa integrazione e introduce tutele per i precari. Chi rileva gli asset può assumerli a tempo determinato pur avendo del personale in cassa integrazione. Previsti, poi, indennizzi per i piccoli azionisti e gli obbligazionisti mentre è introdotta, in modo specifico per Alitalia, l'esclusione della «responsabilità amministrativa-contabile» personale per «atti e provvedimenti che siano stati posti in essere dal 18 luglio 2007» da amministratori, collegio dei sindaci e dirigenti preposti al bilancio. Infine aumenta la tassa di imbarco a tre euro. Servirà a incrementare il Fondo speciale per i dipendenti Alitalia. Ieri intanto la Cai ha ribadito che l'offerta per Alitalia verrà presentata solo se ci sarà il via libera dei sindacati ai contratti e alla selezione del personale. L'ad di Cai, Rocco Sabelli, ha incontrato le nove sigle sindacali per sbloccare lo stallo in cui era finito il confronto con i rappresentanti legali di Cai sulla stesura dei contratti e sui criteri di selezione per i 12.639 futuri dipendenti della Nuova Alitalia. Sabelli ha confermato la validità degli accordi siglati a Palazzo Chigi.

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