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Tonfo d'agosto per l'azienda Italia

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Che ad agosto ha registrato un decremento record rispetto allo stesso mese di un anno prima. La frenata è stata, infatti, dell'11%. A comunicare la cifra che registra come l'azienda Italia abbia innestato la retromarcia della crescita è stata ieri l'Istat che ha anche rilevato come il fatturato in un mese sia diminuito del 3%. Insomma un agosto caldo ma anche nero per l'industria italiana. Il tonfo sia del fatturato sia degli ordini ha portato il settore manifatturiero ai minimi registrati nel 1991. Il mese estivo si conferma così il peggiore del 2007. Nello stesso un mese, infatti, il deficit nel commercio con l'estero è salito fino a 2,1 miliardi di euro e la produzione industriale ha fatto segnare un pesantissimo -14,3%. Va meglio, ma solo relativamente, per gli ordinativi, che fanno segnare un -5,2% su base annua e un -0,3% rispetto al mese precedente. I cauti giudizi degli statistici dell'Istituto di Via Balbo danno l'Italia incamminata verso un percorso particolarmente negativo. Ma sarebbe un'autentica recessione secondo diverse associazioni di categoria. I dati di agosto si iscrivono infatti in un trend negativo già iniziato nei mesi precedenti, come testimoniano soprattutto gli ordinativi che provengono dall'estero. La flessione delle nuove commesse deriva infatti da una riduzione dello 0,5% sul mercato interno, ma addirittura del 12,8% sul mercato estero. Anche nei primi sei mesi dell'anno, l'aumento del 2,2% degli ordini deriva dal +4,2% del mercato interno, compensato dal -1,5% dell'estero. Secondo la Confapi, sono proprio le vendite all'estero che mostrano i segnali più preoccupanti e «confermano lo stato di sofferenza in cui sta entrando la nostra industria manifatturiera». Ancora più dura la Confcommercio: «Si conferma lo stato di forte difficoltà della nostra economia che pare ormai entrata in una fase recessiva di dimensioni e di durata ancora incerte», Per Confesercenti, invece, «le cose sono destinate a peggiorare».

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