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Alitalia, sì del senato al decreto per salvarla Ma Ryanair attacca

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Su tutto questo è anche arrivato dal Senato il primo via libera al decreto legge sull'intervento dello Stato. Un atto dovuto per accelerare l'iter di uscita dall'insolvenza della compagnia mentre Bruxelles ha scritto a Roma per dettare le condizioni da rispettare per ottenere disco verde. Insomma il calvario di Alitalia non è finito. Come dimostra il ricorso presentato da Ryanair alla Commissione europea contro il salvataggio di Alitalia. Con l'operazione messa in piedi, secondo Jim Callaghan, direttore legale della low cost irlandese, «il governo italiano ha cancellato due miliardi di debiti di Alitalia, garantisce gli investimenti dei componenti del consorzio e ha sottoscritto forti concessioni ai sindacati in cambio del loro accordo a questo piano ridicolo» che viola le norme Ue sugli aiuti di Stato e la concorrenza. La Commissione europea ha poi confermato di aver ricevuto il ricorso, precisando che sarà esaminato e analizzato come sempre avviene in questi casi. Ryanair «ha il diritto» di ricorrere, è stato il commento fatto dal presidente della Cai, Roberto Colaninno, al termine dell'assemblea che ha sancito il ripristino dell'offerta per l'acquisto di Alitalia. L'assemblea ha prorogato al 15 ottobre la validità della proposta già avanzata il primo settembre scorso e ha anche deliberato la ratifica degli accordi sottoscritti con i sindacati. Per quanto riguarda la scelta del partner estero, dall'assemblea Cai è giunta l'indicazione che occorrerà aspettare ancora qualche settimana per sapere su chi cadrà la scelta. Air France-Klm e Lufthansa appaiono sempre in pole position, ma anche l'ipotesi British Airways non sembra totalmente tramontata.

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