Il piano Usa anticrac fa bene alle Borse
E la risposta si è fatta sentire chiara e forte: Londra è volata di quasi dieci punti percentuali (+9,27%) e Mosca, dopo due giorni di congelamenti per eccesso di ribasso, del 22 per cento. A livello continentale l'indice paneuropeo, il Dj Stoxx 600, è balzato di 8,27 punti percentuali, registrando il rialzo più consistente degli ultimi venti anni (non accadeva dal 1987) e azzerando in un sol colpo le perdite registrate nel corso della settimana «nera». In positivo anche i listini asiatici con Tokyo (+3,7%), Shanghai (+9,4%) e Hong Kong (+6,5%), così come quelli di Wall Street (Dow Jones +4,1%, ancora in corso) e in Sud America (San Paolo +7,1%, in corso). In pratica, a dare la carica ai mercati finanziari è stato l'annuncio del segretario al Tesoro americano, Henry Hank Paulson, di un primo intervento da 50 miliardi di dollari per stabilizzare i fondi mutualistici più esposti, che rientra in un piano da «centinaia di miliardi di dollari» che punta a risolvere la crisi finanziaria. «Dobbiamo portare avanti una vasta operazione - ha spiegato Paulson - per affrontare i problemi alla radice, che causano stress nel nostro sistema finanziario». Il segretario ha poi ribadito che il piano mira a ripulire i bilanci delle società. In altre parole, il Governo Usa adotterà uno strumento - come il fondo creato negli anni '80 per affrontare la crisi delle casse di risparmio - in cui congelare i titoli spazzatura fino al recupero dei mercati. E su queste previsioni i mercati del Vecchio Continente non potevano che brindare. A dare un'ulteriore spinta ai mercati è stata poi la decisione di bandire le vendite allo scoperto annunciata dalla Sec americana, seguita a breve da analoghe mosse dell'authority britannica e di quella svizzera, che ha tagliato così le gambe alla speculazione ribassista. Tutte positive le borse Ue. Milano in particolare ha chiuso con un +8,62%.