Crack della Lehman, mercati nel panico
A Tokyo l'indice Nikkei è crollato del 4,95% perdendo a 605,04 punti scendendo a 11.609,72 punti, ai minimi da tre anni a questa parte. In fortissimo ribasso anche Hong Kong e Shangai. La fiducia degli investitori è stata testata dalla richiesta di amministrazione controllata avanzata ieri da Lehman Brothers, la quarta banca d'affari statunitense, e da quella che essenzialmente è stata una vendita forzata di Merrill Lynch a Bank of America per 50 miliardi di dollari in stock. Ma i problemi non sono finiti, e l'attenzione è ora tutta per American International Group, la più grande società di assicurazioni al mondo, in cerca di un'iniezione di capitale per salvarsi dal baratro. Un fallimento del colosso potrebbe avere implicazioni finanziarie ancora più drammatiche di quelle di Lehman, ad oggi la più grande bancarotta della storia americana. Il crack di Lehman Brothers manda a picco le borse. Nella notte tra domenica e lunedi' la quarta banca d'affari Usa non trova un Cavaliere Bianco pronto a rilevarla, fa bancarotta e manda in amministrazione controllata la sua holding, mentre Bank of America (Bofa), invece di prendersi Lehman, si rivolge verso Merrill Lynch, un altro big di Wall Street in difficolta' per la crisi dei mutui, e l'acquista per 50 miliardi di dollari in azioni. Intanto anche il colosso Aig, la prima assicurazione del mondo, in crisi bussa alla Fed per un prestito temporaneo da 40 miliardi di dollari. La Fed corre ai ripari, estendendo le sue garanzie sui prestiti alle banche d'investimento, mentre le dieci principali banche Usa fanno quadrato ed istituiscono un fondo da 70 miliardi di dollari per prestarsi soldi tra loro. Anche la Bce e la Banca d'Inghilterra fanno sapere di essere pronte ad agire e Francoforte lancia un'asta straordinaria da 30 miliardi di euro per garantire liquidita'. Il segretario al Tesoro Usa Paulson fa sapere di stare lavorando per mantenere la stabilita' dei mercati finanziari.Tremano le piazze finanziarie. In una sola seduta i listini del Vecchio Continente bruciano oltre 120 miliardi di euro di capitalizzazione. L'indice Dj Stoxx 600, che raccoglie i titoli piu' capitalizzari, registra infatti una flessione del 3,47%. A Londra l'indice Ftse 100 a Londra cede il 3,92% a 5.204,20 punti, il Cac 40 di Parigi perde il 3,78% a quota 4.168,97 e il Dax 30 di Francoforte registra una flessione del 2,74% a 6.064,16 punti. In calo anche il Mibtel che a Piazza Affari segna un -3,49% a quota 20.989 mentre lo Smi di Zurigo arretra del 3,83% a 6.939,11 punti. A Wall Street gli indici cedono intorno all'1%. Crolla il colosso assicurativo Aig che cede oltre il 50%. L'effetto Lehman colpisce anche i mercati valutari, con l'euro che schizza oltre 1,44 dollari e poi frena, tornando intorno a 1,42 sul finale , mentre il petrolio crolla nettamente sotto i 100 dollari, col Light crude sotto 96 e il Brent sotto 93. Cerca di rassicurare il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, ed afferma che sta lavorando "per minimizzare" l'impatto dei "dolorosi" accadimenti sui mercati finanziari mondiali. Per Bush comunque i mercati del capitale Usa saranno in grado di reggere gli shock a lungo termine. Una settimana fa, di fronte alla crisi di insolvenza di Freddie Mac e Fannie Mae, le autorita' avevano optato per una rete di salvataggio, che costera' non meno di 200 miliardi di dollari. In questi giorni pero', di fronte al crack di Lehman, Fed e Tesoro si sono dimostrate restie ad intervenire. Secondo le prime ricostruzioni Bofa, considerata la capofila di una cordata che doveva salvare Lehman, ha preferito dirottare verso Merrill e allora le autorita' Usa si sono rivolte alla britannica Barclays senza convincerla a intervenire. A quel punto il destino di Lehman e' segnato e la banca chiede l'articolo 11.