Fuga di Ferragosto dalle Borse
Meglio liquidare le posizioni per evitare di trovare al ritorno dalla pausa una situazione ancora peggiore. Una linea di pensiero che si è tradotta in una seduta negativa per tutte le Borse europee che hanno mandato in fumo 153,9 miliardi di euro di capitalizzazione. L'indice Dj Stoxx, che fotografa l'andamento dei mercati del Vecchio Continente, ha infatti perso il 2,25%. Un tonfo legato ai rinnovati timori per il comparto bancario, con i titoli finanziari bersagliati dalle vendite anche Oltreoceano, ancora una volta a causa delle perdite legate ai mutui subprime. L'Europa si è confrontata con il contagio delle maxi perdite nel trimestre annunciate dal colosso Usa JpMorgan Chase (1,5 miliardi di dollari). Ma anche con il tonfo del 95% segnato dagli utili trimestrali del colosso ipotecario tedesco Hypo Real Estate. Il quadro resta cupo per le banche. A gettare benzina sul fuoco anche uno studio di Merrill Lynch che ha rinnovato i timori sul fatto che la tempesta generata dal collasso nel mercato dei mutui subprime Usa partita giusto un anno fa non sia ancora finita. «La crisi del credito è ampia, profonda e globale, e non è probabile che finisca presto», ha spiegato la banca d'affari. La svizzera Ubs, intanto, ha perso il 7,3% sulle incertezze circa l'efficacia della ristrutturazione annunciata dopo nuove svalutazioni e perdite milionarie. Male è andato il listino milanese. Il Mibtel è sceso dell'1,91% e lo Spmib del 2,12%. A pesare sulla giornata di ieri anche il risveglio del prezzo del petrolio tornato sopra quota 117 dollari. E la congiuntura economica. Eurolandia per bocca di Eurostat oggi potrebbe registrare la prima contrazione del Pil nella storia: gli analisti, infatti, prevedono che il dato segnerà un calo dello 0,3%/0,4% rispetto al primo trimestre. Dietro la frenata dell'economia Ue ci sono le difficoltà dell'ex locomotiva tedesca, il cui Pil secondo le previsioni dovrebbe segnare un -0,8%/-1%.