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di MASSIMILIANO DONA*

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È per questo, Signor Ministro, che le associazioni dei consumatori hanno protestato duramente per la decisione del Governo di rinviare lìentrata in vigore della legge al 1 gennaio 2009: l'ipotesi di uno slittamento era circolata ampiamente già nei mesi scorsi, fortemente richiesta da Ania, Abi e Confindustria e motivata dalla necessità di migliorare il testo di legge sul quale, in verità, anche noi dell'Unione Nazionale Consumatori avevamo manifestato qualche dubbio riguardante la reale capacità dell'istituto, così come congegnato, di risolvere i problemi dei cittadini. Ma il timore, adesso, è che le potenti lobbies che ho citato approfittino di questo tempo per insabbiare questo prezioso strumento di tutela. Ho già avuto occasione di farLe notare che con lo slittamento il Governo si è assunto una seria responsabilità di fronte ai consumatori italiani: Lei ci ha rassicurato: «il rinvio sarà un arrivederci». Torno a ricordarLe che non potrà essere altrimenti perché i cittadini non lo perdonerebbero: la class-action è ormai richiesta dalla gente come necessario strumento di tutela in un mercato sempre più alla mercè dell'azienda scorretta. Dalla pubblicità ingannevole agli addebiti in bolletta per servizi telefonici non richiesti, agli abusi di banche e assicurazioni, ai comportamenti anticoncorrenziali che nuocciono alla corretta formazione del prezzo: tutte situazioni nelle quali l'atteggiamento remissivo del singolo danneggiato ricade, più in generale, sull'efficienza stessa del mercato. Si è aperto recentemente, presso il Ministero dello Sviluppo economico, un tavolo di lavoro con le organizzazioni di consumatori per studiare alcuni correttivi: abbiamo proposto di estendere l'ambito dell'azione ai danni provocati dalla Pubblica Amministrazione e, più in generale, a tutti i contratti di consumo, compresi quelli verbali; la realizzazione di percorsi agevolati per le c.d. «small claims» (vertenze di scarso valore unitario); l'abbattimento dei costi dell'azione (ad esempio per la pubblicità). Da parte nostra le assicuro ogni collaborazione e, per il futuro, l'impegno a proporre le azioni collettive in modo responsabile, auspicabilmente concertandole tra più associazioni di consumatori, nel rispetto del mercato e della concorrenza tra le imprese. Confido nel Suo impegno per la realizzazione di uno strumento credibile e realmente efficace. *Segretario generale Unione Nazionale Consumatori (www.consumatori.it)

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