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«Trovare le risorse necessarie per il rinnovo dei contratti ...

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Il Governo ha dato risposte alle vostre istanze? «Solo in parte. La nostra è una valutazione positiva sulla parte relativa alla stabilizzazione dei conti pubblici, alla riforma del processo civile, alla liberalizzazione dei servizi pubblici locali e alle e semplificazioni». Quali sono le vostre perplessità? «Non ci convince la parte sui tagli alla spesa pubblica in relazione alla qualità dei servizi da erogare e sugli strumenti normativi riguardanti la riforma della Pubblica Amministrazione e del lavoro pubblico». Cosa non va? «Temiamo che alcune cifre date dall'esecutivo, come quelle riferite alle entrate siano sovrastimate e, alla fine, il peso della manovra si scarichi esclusivamente sul pubblico impiego. Abbiamo chiesto un impegno diverso al governo». Quale? «Si dia avvia alla fase di rinnovo dei contratti scaduti lo scorso primo gennaio. E si aprano quelli per la dirigenza statale e la scuola che sono bloccati da molto più tempo». Come pensate di essere soddisfatti? «Stanziando le risorse necessarie nella legge Finanziaria 2009. In quella attuale si sono solo 10 euro medi mensili procapite per ogni dipendente. Non bastano nemmeno ad assicurare il pagamento della vacanza contrattuale. Mancano almeno altri 100 euro in media al mese». Il voto al Governo è ancora da definire, dunque? «Valuteremo complessivamente i provvedimenti legislativi e avanzeremo precise e concrete proposte emendative sui contenuti,tenendo presente la situazione di diffuso disagio dei lavoratori e dei pensionati». Si parla molto di riforma della contrattazione. Avete una vostra proposta? «Chiediamo, innanzitutto, che il modello contrattuale abbia un'unica struttura per il settore pubblico e privato. E ancora che, le trattative si svolgano su un tavolo unico composto dalle parti sindacali, datoriali e governative. L'ultima richiesta, infine, è quella per il quale sul piano generale gli accordi di natura strettamente confederale debbano riguardare, in linea di massima, il controllo dei prezzi e delle tariffe, il controllo dell'inflazione, l'equità fiscale e la riduzione della pressione fiscale per i lavoratori dipendenti».

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