Il caro-alimentare fa scendere in campo i garanti e nel ...

L'Antitrust ha invece multato per 4.430 euro l'Unione Panificatori di Roma per aver messo in atto un'intesa restrittiva della concorrenza, divulgando indicazioni di prezzo minimo o di aumenti minimi consigliati. Il confronto organizzato da Mr. Prezzi con produttori e distributori di burro si è chiuso con la condivisione da parte degli operatori del settore che la fase di rilevante aumento dei prezzi alla produzione, riscontrata nella seconda metà del 2007 e in linea con l'andamento di Francia e Germania, è gradualmente rientrata negli ultimi mesi, fino a registrare a maggio una variazione tendenziale negativa. Il Garante ha anche segnalato gli anomali rincari segnati dal prezzo del burro a Palermo e Reggio Calabria (rispettivamente +39,5% e +27,5% annuo), annunciando di voler avviare uno specifico approfondimento. Il cartello sui prezzi messo in atto da 415 fornai aderenti all'Unione panificatori di Roma e provincia ha invece fatto scattare la sanzione dell'Antitrust. Nel listino dei forni in questione venivano date indicazioni sui prezzi di vendita relativi alla rosetta e al pane casereccio, le due tipologie maggiormente vendute nella provincia di Roma, e aumenti «consigliati» per tutte le altre tipologie di pane. Secondo l'Autorità, l'associazione, indicando prezzi minimi, ha favorito l'allineamento su un livello di prezzi superiori a quelli che sarebbero risultati in una situazione di piena concorrenza. La federazione italiana panificatori (Fippa) ha stigmatizzato l'accaduto, osservando come da sempre sia contro i prezzi concordati. «Non sono le associazioni a dover fare i prezzi ma le singole aziende, in base ai costi sostenuti», ha affermato il presidente della Fippa, Edvino Jerian.