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«Sul tema dell'immigrazione ci vuole grande attenzione per ...

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È questa la posizione del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl), che ieri e oggi riunisce il suo Consiglio nazionale a Roma. Al centro dei lavori le prime scelte di politica economica e sociale che si delineano nell'attività di Governo e le strategie dell'impegno che intende svolgere nei prossimi mesi il Mcl, una fra le maggiori organizzazioni di lavoratori cattolici del Paese. Il punto sull'assise nazionale lo ha fatto alla vigilia il presidente Carlo Costalli, secondo il quale una volta «digeriti i risultati elettorali occorre pensare a una stagione di grandi riforme per affrontare i più rilevanti problemi di attualità sul tappeto, con una volontà bipartisan, nell'interesse del bene comune». La nuova legislatura deve servire anche a «ristabilire un patto tra cittadini e istituzioni, tra cittadini e politica, un patto che rinnovi il senso di appartenenza alla comunità nazionale. Oggi la crisi della politica è, innanzi tutto, crisi della partecipazione democratica, cioè un distacco profondo che si realizza tra i cittadini e le istituzioni. Distacco accentuato anche da questa legge elettorale senza preferenze, che ci ha dato un Parlamento di nominati. Senza partecipazione non ci può essere politica e, a maggior ragione, buona politica democratica». Il nuovo Governo pertanto sarà giudicato «alla prova dei fatti» dice Costalli, anticipando un giudizio molto positivo sulla nomina di Maurizio Sacconi a ministro del lavoro: è un segnale sicuramente importante e positivo, così come alcune sue prese di posizione sulla partecipazione dei lavoratori, sull'azionariato popolare e anche sulla riforma della formazione professionale, che vanno nella direzione da noi auspicata da tempo».

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