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Spinetta: «Dossier Alitalia chiuso»

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Dopo il primo via libera, la scorsa settimana, ai primi emendamenti sulla trasformazione in capitale del prestito alla ex compagnia di bandiera, da oggi l'aula di Montecitorio esaminerà quasi venti emendamenti e ordini del giorno all'articolo che contiene le deroghe alle norme sulle privatizzazioni e agli obblighi informativi e che ha portato la scorsa settimana alla sospensione del titolo in borsa. Il decreto, che scade il 22 giugno, dovrà dopo tornare al Senato per il via libera definitivo. Il presidente di Air France-Klm Jean Cyril Spinetta ha ripetuto che il dossier sull'acquisizione di Alitalia è chiuso e il direttore generale Pierre-Henri Gourgeon gli ha fatto eco riaffermando che il gruppo franco-olandese è concentrato a mantenere la redditività messa a rischio dal caro-petrolio. Che, quotato a 140 dollari, mette Alitalia in un contesto molto più difficile. Comunque, ha aggiunto, «non ci sono contatti nè con Alitalia nè con il governo italiano». Gourgeon non ha voluto fare commenti sul prestito da 300 milioni accordato dal governo ad Alitalia e contestato da sei compagnie aeree che lo ritengono un aiuto di stato. «Siamo stati troppo vicini ad Alitalia. Preferiamo non parlare di questo argomento», ha detto il numero due del gruppo franco-olandese. Dalla Lombardia, l'assessore ai Trasporti Raffaele Cattaneo, ha affermato che «non si può pensare ad un futuro per Malpensa che prescinda dalla presenza di Alitalia. Per salvare l'hub e la compagnia, quest'ultima deve trovare nuovi soci che la riportino laddove stanno il mercato e gli affari, ossia a Malpensa» come in tutti i grandi hub europei dove «c'è un vettore che fa almeno il 50% del traffico, e a Malpensa questo compito deve svolgerlo Alitalia».

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