Alessandro Usai a.usai@iltempo.it Brutte notizie per ...
Nel 2009 il Pil dovrebbe invece aumentare dello 0,9%. Nella Relazione unificata sull'economia, il Tesoro ha previsto a marzo una crescita dello 0,6% per quest'anno. Secondo le stime dell'Ocse inoltre i conti pubblici italiani potrebbero deteriorarsi nel 2008, come effetto del rallentamento della crescita e delle misure di aumento del deficit, compreso il taglio dell'Ici e dell'Irap. L'Organizzazione prevede per quest'anno un deficit al 2,5% e per il 2009 al 2,7% (era all'1,9% nel 2007). «Con il rallentamento dell'economia - sottolinea l'Ocse - il governo dovrebbe tenere sotto controllo la spesa». Un invito esplicito a lasciare agire gli stabilizzatori automatici: il debito pubblico è così alto che è improbabile che un ulteriore allentamento abbia un significativo effetto positivo sulla domanda. «Ulteriori ritardi alla piena applicazione della riforma delle pensioni dovrebbero essere evitati e i piani di medio termine per ridurre deficit e debito - prosegue l'Ocse - devono essere mantenuti, non da ultimo per gli incrementi della spesa legata all'allungamento dell'età». Ad aggravare la situazione italiana la mancata crescita, per i prossimi due anni, dell'avanzo primario. Tuttavia l'Ocse non esclude che nei prossimi mesi le cose potrebbero andare meglio sotto il profilo della crescita: «Anche se potrebbero esserci ancora spiacevoli sorprese in serbo - si legge nell'analisi dell'Organizzazione - la possibilità che l'Italia sia vulnerabile a rischi finanziari di livello nazionale appare meno probabile di alcuni mesi fa. La crescita potrebbe essere inferiore a quanto previsto, ma è anche possibile un rimbalzo più accentuato nel 2009». L'inflazione crescerà ancora, quest'anno l'indice armonizzato dovrebbe raggiungere un picco del 3,6%. L'Organizzazione prevede anche una ripresa del tasso di disoccupazione, dopo la progressiva riduzione degli ultimi anni: dal 6,1% del 2007 si dovrebbe salire quest'anno al 6,2% e nel 2009 al 6,5%.