Alitalia, è il turno di Intesa SanPaolo
Almeno, sarebbe «un'ottima soluzione» secondo il premier Silvio Berlusconi. Alitalia «avrà convenienza a trovare accordi con compagnie internazionali», ha detto il presidente del Consiglio dopo averne parlato a Palazzo Chigi con il presidente francese Nicolas Sarkozy. Il quale ha ribadito che tocca al management del colosso franco-olandese «prendere la sua decisione». Quindi, quella di Berlusconi, ha detto l'inquilino dell'Eliseo, «è la volontà di non chiudersi nessuna porta alle spalle». Ma Sarkozy ha comunque lasciato aperto uno spiraglio al ritorno del numero uno di Air France, Jean Cyril Spinetta: «Ci potrebbe essere sempre un'altra opportunità di collaborare». Sarà, dunque, Intesa SanPaolo a trovare un acquirente per la quota di Alitalia nelle mani del Tesoro. L'istituto di credito comincerà subito l'esame della situazione patrimoniale e finanziaria della compagnia e l'assisterà nella ricerca di un'offerta che sarà indirizzata all'Alitalia stessa o all'azionista di riferimento. . Sul prestito, all'esame della Ue e contro cui si sono scagliati da British Airways a Ryanair, il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti ha spiegato che «si è reso necessario per evitare che i libri di Alitalia venissero portati in tribunale». Quindi, ha aggiunto, si è trattato di «un aiuto non fine a se stesso ma strumentale ad un'operazione di mercato, cioè la privatizzazione», caso, quest'ultimo, in cui l'intervento potrebbe essere ammesso, secondo Tremonti. Intanto, Consob ha annunciato che «si coordinerà con Borsa Italiana per valutare l'ipotesi di una sospensione dalle negoziazioni del titolo quando il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri del 30 maggio sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale».