Salgono ancora i prezzi a maggio portando l'asticella del ...
In particolare a essere più salati rispetto a un anno fa sono la pasta (+ 20,4%), il pane (12,9%), la frutta (+6,8%), il latte (+11,1%). Crescono anche i prezzi al consumo per l'abitazione, acqua, elettricità e combustibili, che raggiungono un +6,8% rispetto al 2007 e un +0,6% rispetto ad aprile. Spingono i trasporti, che crescono del 6,2% rispetto all'anno precedente. In aumento anche le bevande alcoliche e i tabacchi (+2,9% su base annua). In calo, invece, rispetto al 2007 i servizi sanitari e le spese per la salute (-0,2%) e le comunicazioni (-3,5%). Anche in Eurolandia è stato registrato un picco dell'inflazione, ma nei paesi partner l'indice dei prezzi, pur assestandosi sugli stessi livelli dello scorso mese (3,6%), segnala anche l'inizio di frenata, visto che ad aprile era della stessa cifra (mentre a marzo era del 3,3%). Tornando all'Italia, sono in rialzo anche i prezzi alla produzione, che hanno segnato un aumento congiunturale dello 0,4% e tendenziale del 6,3% nel mese di aprile. Inevitabile l'allarme delle categorie. Per Marco Venturi, presidente di Confesercenti, «è ormai il caso di parlare di allarme economico e sociale». Secondo i consumatori, l'inflazione a questi livelli farà spendere 1.973 euro a famiglia in media. Anche i sindacati sono in tensione. Per il leader della Cgil Guglielmo Epifani, se i salari restano bassi si crea una «miscela esplosiva». Antonio Foccillo, della Uil, mette in guardia dal rischio di una «forte tensione sociale». Il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni, chiede di «sterilizzare il costo dell'energia, attraverso un intervento su tasse e accise». In campo anche il leader del Pd, Veltroni, che ha parlato di «allarme rosso». I consumatori hanno già reagito. L'aumento dei prezzi ha favorito il calo dei consumi a tavola con riduzioni record per il pane (-5,5%), la pasta (-2,5%) secondo quanto emerge da un'analisi della Coldiretti.