Filippo Caleri f.caleri@iltempo.it Giornata storica ieri ...
La forbice dei prezzi, però, si è via via ridotta fino ad annullarsi giusto ieri. Merito, anzi demerito,delle quotazioni del petrolio, che anche ieri hanno fatto registrare un nuovo record. La benzina si è spinta fino a quota 1,486 euro al litro nei distributori Total e Q8. E in questi ultimi allo stesso livello è arrivato anche il gasolio. La rincorsa durava da mesi. Il diesel, infatti, che per anni è stato inferiore a quello della verde con margini di vantaggio tra i 18-20 centesimi al litro tra il 2003 e il 2007 negli ultimi mesi si è messo a galoppare a un passo doppio rispetto al passato. Tanto che, a metà marzo scorso, la differenza con la benzina scese fino a 2 centesimi. Ieri per la prima volta, i due prezzi si sono trovati allineati. Il nodo carburanti resta così di primissimo piano. E a breve tornerà ad occuparsene anche l'Antitrust, in una prossima segnalazione al governo. Un documento che farà il punto a 360 gradi sullo «stato delle liberalizzazioni e l'impatto della regolazione sull'economia del Paese». La segnalazione non riguarderà i prezzi della benzina ma conterrà uno specifico capitolo dedicato a problemi della rete di distribuzione dei carburanti e a quelli dello stoccaggio. Ad annunciarlo è stato il presidente dell'Authority per la concorrenza ed il mercato, Antonio Catricalà. La liberalizzazione della rete era uno dei tasselli contenuti in uno dei pacchetti liberalizzazioni a firma Bersani, che poi si è bloccato al Senato. Il provvedimento mirava a far entrare nuovi soggetti della rete distributiva, in particolare la grande distribuzione, ad avere orari di apertura più flessibili, ad abolire vincoli come le distanze minime tra gli impianti. Misure che, in definitiva, puntavano ad aprire il mercato e, per questa via, a far scendere i prezzi.