Pasta più salata In un anno rincari fino al 18%
Rispetto all'aprile di un anno fa, infatti, il cartellino del prezzo sugli scaffali del supermercato ha fatto un balzo del 18,7%. Ma è solo la punta dell'iceberg. A rincarare, lo scorso mese, sono stati tutti i prodotti acquistati con maggior frequenza. Così mentre l'indice dei prezzi al consumo secondo la rilevazione dell'Istat è aumentato del +3,3%, restando stabile rispetto a marzo e ai massimi dal settembre del '96, per i prodotti che compongono la spesa di tutti i giorni, come pane e pasta, carburante, trasporti urbani, spese per l'affitto, giornali e periodici, l'impennata dei prezzi è stata addirittura del +5,1%, anche se in leggero calo rispetto a marzo (+5,2%). I rincari ad aprile hanno colpito soprattutto i prodotti alimentari aumentati del +5,5% rispetto ad un anno fa: spicca, in particolare, l'ulteriore accelerazione della crescita dei prezzi di pane e cereali, passata al +10,6% su base annua, dal 10,1% di marzo. Nello specifico, il prezzo del pane è aumentato del 13% rispetto ad aprile 2007, mentre quello della pasta è cresciuto addirittura del 18,7% (+1,9% rispetto a marzo). Secondo le associazioni dei consumatori, però, i dati dell'Istat sono sottostimati: se si dovesse fare il calcolo di tutti gli aumenti, sostengono Adusbef e Federconsumatori, il tasso di inflazione sulla spesa quotidiana si attesterebbe addirittura al +8,4%. Pesa l'energia. Per questo il ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola ha evidenziato l'urgenza per l'Italia di dotarsi al più presto di un piano energetico per diversificare le fonti e ridurre la dipendenza dal petrolio.