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Conti in volo per Finmeccanica Più forti negli Usa con la Drs

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La holding guidata da Pierfrancesco Guarguaglini ha messo a segno un utile netto pari a 126 milioni di euro. Ed escludendo la plusvalenza per la cessione di azioni Stm, il risultato è di 72 milioni, 53 milioni in più dell'anno precedente. In crescita anche i ricavi (del 6% a 2,916 miliardi di euro rispetto ai 2,74 milioni dell'anno precedente). Il trend non potrà che essere positivo dopo l'acquisto del 100% di Drs Technologies, un'operazione da 3,4 miliardi di euro. L'acquisizione avrà il duplice effetto, ha spiegato il presidente e ad Guarguaglini ieri di «aumentare in maniera fortissima la posizione competitiva di Finmeccanica sul mercato mondiale della difesa e imprimere una forte impronta negli Usa, il più importante mercato mondiale per la difesa»; per Drs costituirà «l'opportunità di espandersi al di fuori degli Stati Uniti». La holding italiana, che nei prossimi due-tre mesi lancerà un aumento di capitale inferiore a 1,5 miliardi per finanziare parte del nuovo importante acquisto (sfilato al rivale, il big franco-tedesco Eads), vanta un portafoglio ordini in crescita, con tre anni di produzione assicurata: nei primi tre mesi 2008, in forte incremento anche gli ordini: +35% rispetto al primo trimestre 2007 e a beneficiarne sono i settori del core business: elettronica per la difesa, spazio, sistemi di difesa. Finmeccanica non ferma la sua marcia: il gruppo - che ha tra l'altro annunciato l'acquisto dell'11,1% di Eurotech, società leader nella ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di computer miniaturizzati - stima nel 2009 ricavi tra 17,3 e 18,1 miliardi di euro quale effetto del merger con Drs, e un margine operativo netto (Ebita) attestato tra 1,52 e 1,64 miliardi di euro, secondo i dati forniti agli analisti da Alessandro Pansa, co-general manager e Cfo. L'operazione è stata salutata con una flessione del titolo a piazza Affari, che ha visto in chiusura Finmeccanica lasciare sul terreno 4,45%. Tornando ai conti del primo trimestre, l'incremento dei ricavi è riconducibile al settore aeronautica, per il maggior apporto del segmento civile (aumento della produzione dei velivoli ATR e B787) e del segmento militare (maggiori attività su C-27J ed Eurofighter).

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