Ferrovie, perdite abbattute dell’80%
L'esercizio del Gruppo si chiude con un risultato netto negativo di 409 milioni. Nel confronto con il risultato dell'esercizio precedente (negativo per 2.115 milioni), il miglioramento è rilevante: le perdite si riducono di 1.706 milioni, pari all'80% rispetto al 2006. Alla positiva inversione di tendenza hanno contribuito, dal lato dei ricavi: il maggior fatturato nel traffico viaggiatori; l'aumento dei ricavi del traffico internazionale; il maggior fatturato del traffico merci; l'incremento dei ricavi da Contratti di Servizio pubblico e da Servizi di Infrastruttura. Dal lato dei costi, la politica di contenimento e di ottimizzazione delle spese, che ha consentito un risparmio di 152 milioni cui si contrappone un aumento di 21 milioni netti dovuto principalmente agli oneri di trasporto e spedizione da parte delle società del settore merci per la maggiore attività effettuata nell'esercizio. Infine, per quanto riguarda l'andamento delle due società più importanti del Gruppo, RFI-Rete Ferroviaria Italiana consolida la situazione di equilibrio già raggiunta negli esercizi precedenti, mentre Trenitalia inverte il trend negativo e migliora i ricavi di 595 milioni, ma, soprattutto, diminuisce fortemente i costi operativi di 223 milioni. «Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti. Grazie alla riduzione dei costi e all'aumento dei ricavi in tutti i settori, compreso quello merci, siamo riusciti a ridurre dell'80% le perdite, recuperando 1.706 milioni di euro di passivo. È il segno che la strada intrapresa è quella giusta». Lo afferma l'amministratore delegato di Ferrovie, Mauro Moretti, commentando il bilancio 2007. «Questi dati positivi, insieme all'attivazione di rapporti più trasparenti con lo Stato e con le Regioni - rileva - ci permetteranno nel prossimo futuro di portare il gruppo in una situazione di tranquillità e di maggior sviluppo. La domanda di treno è molto forte e crediamo sia opportuno dare una risposta adeguata e tempestiva».