Filippo Caleri f.caleri@iltempo.it Italiani sfortunati e ...
E si è portato nelle ultime settimane ai massimi storici, superando anche i livelli dell'estate e della fine del 2007 quando la forbice dei prezzi con l'Europa fece scattare l'allarme e vide il Governo scendere in campo. Sui record, anche se non storici, anche il divario per la benzina, salito a 4,7 cent sulla media Ue. La verde si mantiene per tutti i marchi a un passo da quota 1,40 euro al litro, il gasolio a ridosso della soglia di 1,37 euro. Tenendo conto degli ultimi aggiornamenti, nel giro di una settimana la benzina ha messo a segno aumenti tra 1,4 e 1,9 centesimi al litro, mentre il gasolio tra 1,8 e 2 centesimi al litro. Prezzi dei carburanti così elevati non potranno che riportare i loro nefasti effetti anche sul costo della vita. A confermarlo è stata in una nota anche la Coldiretti: «L'aumento dei prezzi delle materie prime e del petrolio spingono verso l'alto i costi di produzione degli alimenti che fanno segnare un aumento medio del 9% per le imprese in agricoltura». Poiché circa l'86% dei trasporti italiani avviene su gomma, a subire gli effetti del record nei prezzi del gasolio - continua la Coldiretti - è l'intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica incidono dal 30 al 35% per frutta e verdura e assorbono in media un quarto del fatturato delle imprese agroalimentari. Non sono dello stesso avviso i petrolieri. «I prezzi industriali dei carburanti in Italia andrebbero confrontati con i prezzi dell'area euro: usare come riferimento i prezzi dell'Europa a 27 Paesi è improprio». È quanto ha puntualizza l'Unione Petrolifera Se si utilizza il parametro dell'area euro, prosegue l'Up, il divario tra i prezzi del gasolio in Italia rispetto all'Europa è «ben sotto i cinque centesimi di euro» ed è «sostanzialmente inalterato nelle ultime settimane».