Filippo Caleri f.caleri@iltempo.it Il mercato italiano ...

370di un anno fa. I dati del ministero dei Trasporti confermano l'onda lunga della crisi già cominciata a febbraio quando il mercato era sceso del 3,9% a 216.927 unità. Nel primo trimestre del 2008, poi sono state immatricolate in Italia 663.532 unità, in flessione del 10,01% rispetto alle 737.374 dello stesso periodo del 2007. A soffrire è stato anche il Gruppo Fiat che, con l'immatricolazione di 65.594 autovetture, ha perso il 20,6% rispetto alle 82.649 dello stesso mese dello scorso anno. A parziale conforto il fatto che la quota di mercato del gruppo guidato dall'ad Sergio Marchionne, a marzo si è attestata al 30,89%, sostanzialmente stabile rispetto al 31,06% fatta registrare a febbraio e al 31,61% di un anno fa. Tra la novità evidenziate dal mercato a marzo c'è anche quella che rispetto a gennaio e febbraio, anche l'usato mostra un trend negativo: i trasferimenti di proprietà di auto usate sono, infatti, diminuiti del 6,08%. Un'inversione di tendenza rispetto a febbraio in cui si era registrato un aumento del 10,07%. Il forte calo segnato dalle immatricolazioni di autovetture a marzo è stato determinato dall'accentuarsi della tendenza negativa della domanda oltre al verificarsi di contingenze negative. Lo ha rilevato il Centro Studi Promotor (Csp), sottolineando che a marzo, in particolare, «vi sono stati due giorni lavorativi in meno che da soli comportano un minor volume di vendite, rispetto allo stesso mese 2007, stimabile nell'8-9%». Un effetto di freno sulla propensione all'acquisto di beni di consumo durevoli, come l'auto - continua Csp - è stato inoltre determinato dall'imminenza delle elezi. E anch l'Anfia (Associazione nazionale industria automobilistica) ha sottolineato che «nei prossimi mesi, ad elezioni avvenute, contestualmente ad un ritorno dei prezzi del petrolio su livelli più accettabili di quelli attuali e con una ritrovata fiducia dei consumatori, il mercato potrebbe esprimersi meglio di quanto non abbia fatto finora».