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Torna a surriscaldarsi il clima nel mercato del credito, ...

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La rata potrebbe passare da circa 755 a 783 euro, anche se da giugno del 2007 la Banca centrale europea ha bloccato i tassi di interesse al 4%. Da allora, la Bce non ha più elevato il costo del denaro, ma ora le famiglie si trovano a fare i conti con l'aumento dei tassi interbancari, quelli con cui le banche si prestano denaro fra loro e che in base alla media dell'ultimo mese di ogni trimestre viene calcolata la variazione dell'importo delle rate dei mutui indicizzati. Ieri l'Euribor - il tasso interbancario denominato in euro - con scadenza a tre mesi è salito ai massimi di quest'anno, al 4,73%, il livello più alto dal 27 dicembre scorso. Questo significa che l'Euribor a tre mesi è più alto di 73 punti base rispetto al tasso di riferimento Bce, mentre nello stesso periodo 2007 la differenza era in media di 27 punti base. All'inizio del mese, l'Euribor a tre mesi viaggiava al 4,38%, segno che sul mercato è tornato sotto pressione per le difficoltà di liquidità, nonostante i massicci interventi delle Banche centrali che proprio in questi giorni hanno fatto scattare le prime iniezioni di liquidità del maxi-piano da 240 miliardi di dollari. Per fare un esempio, alla fine dello scorso giugno l'Euribor a tre mesi - in base alla media - era al 4,15%. E nel caso di un mutuo a tasso variabile di 100 mila euro con scadenza 15 anni la rata mensile era di 755,31 euro (al netto dello spread che varia a seconda dell'istituto di credito). Ma già a settembre, pur in assenza di aumenti del costo del denaro da parte della Bce, il tasso è salito al 4,75% portando la rata del mutuo a 786,02 euro per poi schizzare a fine dicembre al picco del 4,90% che ha fatto lievitare la rata a 793,81 euro.

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