Istat: disoccupazione in calo a quota 6,1% Crescono gli «inattivi»

Evidenzia una serie di criticità, accanto ad alcuni aspetti positivi, la fotografia scattata dall'Istat sulla base della rilevazione sulla forze di lavoro nella media 2007 e nel quarto trimestre dell'anno passato. Nel dettaglio, cresce il numero degli occupati nel quarto trimestre 2007: il dato tendenziale - dice l'Istat - evidenzia un incremento dell'1,3%, pari a 308.000 occupati in più. Nella media annua, il 2007 registra un aumento dell'1% dell'occupazione, pari a 234.000 unità in più rispetto al 2006. Scende al 6,1% il tasso annuo di disoccupazione (dal 6,8% del 2006) ai minimi rispetto al '93: la riduzione riguarda soprattutto il Mezzogiorno. Cresce tuttavia il numero degli inattivi in età produttiva: +1,1% la media 2007 su base annua. Al calo del Settentrione, si contrappone l'aumento degli inattivi al Centro (+2,5%) e del Sud (+1,8%). Sempre al Sud, il numero delle donne inattive sale a quasi 4 milioni e mezzo di unità (+1,3%). L'aumento della popolazione inattiva in età produttiva «significa che la gente non ha cercato lavoro» spiegano i tecnici dell'istituto di statistica. Rallenta tuttavia la crescita dell'occupazione nel quarto trimestre rispetto al precedente trimestre; così come la media 2007 risulta dimezzata rispetto al 2006, che evidenziava 425.000 occupati in più rispetto al 2005. Inoltre, nel quarto trimestre un robusto contributo alla quota in più di occupati è stato fornito dai lavoratori stranieri immigrati (+201.000 unità), a tempo pieno o parziale. In calo inoltre il tasso di disoccupazione, posizionato al 6,6% (era a 6,9% nel quarto trimestre 2006). Tuttavia, dopo un biennio in discesa, il tasso di disoccupazione giovanile è aumentato dal 22,6% del quarto trimestre 2006 all'attuale 23,2%. Rispetto al terzo trimestre 2007, al netto dei fattori stagionali, il tasso di disoccupazione è rimasto invariato.