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Assunta Fatone Anche la Pasqua è incappata nelle morse ...

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Le grandi catene di distribuzione, già allertate, offrono prodotti scontati più che a Natale. Si registrano così diminuzioni nei prezzi di dolci e cibo in generale, dei regali e anche dei viaggi, sui quali per Pasqua ci sarà un calo del 50%. «Peggio di così non poteva andare» commenta Telefono Blu che indica anche le cause evidenti di questi risultati. In primis, l'effetto tasse che insisterà fino a luglio, seguito dall'aumento del petrolio con riflessi su molti prezzi e soprattutto sui carburanti. Infine, l'incremento generalizzato e ingiustificato dei prezzi che contribuisce a un mix già micidiale, spingendo a «ridurre drasticamente i consumi anche in un paese fortemente sviluppato come il nostro». «La lunga crisi economica non penalizza il consumo di uova e colombe pasquali» fanno sapere invece da Confesercenti che fornisce almeno un piccolo dato positivo. La tradizione e forse anche l'effetto consolatorio della cioccolata - sostiene l'associazione - spingeranno gli italiani a consumare per le prossime festività 41 milioni di uova e 30 milioni di colombe per un giro d'affari complessivo pari a 700 milioni di euro. Nonostante un leggero calo dei consumi rispetto allo scorso anno si spenderanno 400 milioni di euro, mentre gli altri 300 andranno in colombe, agnelli di zucchero ed altri dolci. Per uova al latte, fondenti, di cioccolato bianco, con mandorle e con sorprese griffate o no, e per colombe semplici, ricoperte o al liquore, ogni famiglia spenderà circa 32 euro.

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