Alitalia precipita in Borsa
Una situazione che si fa drammatica a pochi giorni dalla data fissata per l'offerta di Air France-Klm. E così, dopo giorni di stallo, il presidente e amministratore delegato Maurizio Prato ha deciso di stringere i tempi e ieri ha convocato per giovedì alle 15 i sindacati per aprire il confronto sulle trattative in corso con i francesi. Tutto questo mentre arriva una nuova tegola dal fronte legale: ieri il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dell'Air One di Carlo Toto contro l'acquisizione, da parte di Alitalia, della compagnia low cost Volare. I giudici amministrativi hanno ordinato «al commissario straordinario di Volare Group in amministrazione straordinaria di rinnovare la gara mediante invito ai soggetti che hanno preso parte all'iniziale procedura di presentare nuove offerte» entro 30 giorni dalla notifica della decisione. Un provvedimento che rende ancora più intricata la gestione della trattativa con i francesi che dovrebbe essere comunque in fase di definizione finale: resta infatti l'obiettivo di chiudere entro il 14 marzo. L'agenda indicativa dovrebbe prevedere, come passo successivo, un confronto diretto tra i sindacati italiani e i vertici del gruppo franco-olandese, ma ancora non è stato ufficializzato l'arrivo a Roma del presidente Jean-Cyril Spinetta. Il mercato, intanto, non resta a guardare. Anzi sembra aver perso la pazienza. Tant'è che ieri il titolo Alitalia a inizio contrattazioni ha toccato il minimo storico in Borsa a 58 centesimi in flessione del 6,2% rispetto alla chiusura di venerdì. La compagnia sconta l'ennesimo allarme sui conti. In cassa restano solo 282 milioni di euro e questo rende ancora più urgente la ricapitalizzazione da 750 milioni che secondo il cda di Alitalia deve essere attuata entro giugno. Sullo sfondo resta il cambio della guardia a Palazzo Chigi. In caso di vittoria del Pdl, Berlusconi dovrebbe fare i conti con le proteste del Nord (Lega e Formigoni in testa) contro il ridimensionamento di Malpensa previsto dal piano industriale dei francesi. Il tempo, però, sembra giocare a favore di Air France dal momento che se la sua offerta non fosse accettata la compagnia di bandiera con ogni probabilità sarebbe costretta a portare i libri in tribunale: l'Ue, infatti, non ha intenzione di tollerare nuovi aiuti di Stato.