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Arriva una nuova stangata per Microsoft, che dovrà sborsare ...

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Per l'Antitrust Europea il gigante statunitense dell'informatica avrebbe dovuto assicurare, entro il 22 ottobre 2007, la cosiddetta interoperabilità. E cioè la messa a disposizione dei gruppi concorrenti, «a prezzi ragionevoli», di tutta la documentazione necessaria a sviluppare software in grado di comunicare con quelli di Microsoft. Una imposizione che il gruppo di Seattle non ha mai eseguito. «Anche dopo la nostra decisione - accusa il commissario Ue alla concorrenza, Neelie Kroes - l'azienda ha continuato a violare le regole, cedendo brevetti e licenze a carissimo prezzo e soffocando così l'innovazione delle altre imprese. Un atteggiamento inaccettabile». Anche perché - ha sottolineato la commissaria olandese - siamo alla terza multa in quattro anni contro il colosso statunitense, che ora dovrà versare nelle casse di Bruxelles complessivamente 1,7 miliardi di euro. «La decisione di oggi (ieri ndr) appartiene al passato ed è già risolta», si difendono i vertici del gruppo di Bill Gates, sottolineando come nei giorni scorsi è stata annunciata la pubblicazione di circa 30 mila pagine di documentazione finora tenute segrete. A dimostrazione di come il gruppo - si legge in una nota - «si stia sempre più orientando sui principi dell'interoperabilità e su azioni specifiche tese a incrementare l'apertura dei suoi prodotti». Ma si tratta di aperture che non convincono per niente il commissario Ue alla concorrenza che ammonisce: «Non vogliamo solo le belle parole, ma i fatti, il rispetto delle regole. E di questi tipi di annuncio - ha aggiunto - ne abbiamo ricevuti fin troppi. Microsoft deve capire che se si violano le regole questo è molto costoso». Anche se la multa odierna di 899 milioni di euro appare come uno sconto concesso al gruppo informatico: visto che - come ha ricordato la stessa Kroes - il tetto massimo era stato fissato in 1,5 miliardi di euro. «Noi abbiamo cercato di essere ragionevoli - ha concluso il comissario - speriamo d'ora in poi lo sia anche Microsoft».

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