Filippo Caleri f.caleri@iltempo.it Mentre il ministro dello ...
La benzina ieri ai distributori Esso ha toccato il costo di 1,413 euro per litro. Un prezzo che ha stracciato il picco precedente di 1,409 toccato a luglio 2006. E proprio mentre la benzina ritocca i suoi record, la Commissione Ue si appresta a portare l'Italia davanti alla Corte di giustizia europea per non essersi messa in regola sul fronte della distribuzione dei carburanti. La decisione è attesa per mercoledì, anche se l'orientamento sembra essere quello di dare altri quattro mesi di tempo all'Italia adeguarsi alle norme comunitarie sulla libera concorrenza. Il governo, dal canto suo, sta definendo l'intervento fiscale per contenere il costo di benzina e diesel, e il ministro Bersani ha assicurato che le misure scatteranno «a fine mese». Ma il titolare dello Sviluppo economico ha anche ribadito che la riduzione a cui si arriverà non sarà «una cifra che incide particolarmente sul prezzo della benzina». In altre parole, l'effetto sul costo finale sarà contenuto entro gli 1-2 centesimi di euro di cui Bersani aveva parlato la scorsa settimana. Non solo. Bisognerà stare attenti, ha avvertito il ministro, che «la riduzione vada a beneficio dei consumatori e non delle compagnie petrolifere. Non è automatico». Il passaggio non è piaciuto ai petrolieri, con il presidente dell'Unione petrolifera, Pasquale De Vita che ha replicato che «le aziende trasferiranno al consumo qualsiasi intervento di riduzione delle accise il governo dovesse decidere, a prescindere dalle dinamiche dei mercati internazionali, del tutto autonome ed indipendenti dalla componente fiscale». Quanto all'entità della riduzione che scaturirà dalle misure governative, De Vita ha mandato a dire a Bersani che «sarebbe piuttosto auspicabile che fosse di misura più consistente rispetto a quella sinora ipotizzata». Intanto ieri il barile ha chiuso a 99,18 dollari a New York.