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Benzina, i gestori beffano Mr Prezzi

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Con punte stratosferiche in autostrada. E la A-14 si attesta al vertice della classifica del caro pieno nelle grandi dorsali del trasporto su gomma della penisola. In alcuni distributori della tratta Bologna-Taranto la verde è infatti a quota 1,435 euro al litro, oltre 30 centesimi in più rispetto ai picchi di 1,401 euro al litro segnati dai listini dei prezzi consigliati dalle compagnie ai propri gestori sulla rete normale. Scorrendo gli ultimi dati disponibili dell'Osservatorio Prezzi del Ministero per lo sviluppo economico, prezzi della benzina sopra quota 1,420 euro al litro si registrano anche nell'ultimo tratto della A1 Milano-Napoli, sulla Genova-Gravellona (A26) nonchè sulla A16 Napoli-Canosa. Il garante Antonio Lirosi è in difficoltà: dovrebbe fare qualcosa per evitare queste divergenze rispetto a quanto stabilito dalla procedura che fissa i prezzi dal distributore. Invece assiste inerme. Tant'è che ieri Gianfranco Fini non ha esitato a bocciare l'istituzione del garante che, ha detto il leader di An, «forse è servita a Romano Prodi per fare una nomina in più. Che serva attenzione per evitare aumenti ingiustificati dei prezzi è evidente - ha aggiunto Fini - ma non ho capito a cosa serva quello che viene chiamato simpaticamente mister prezzi». I prezzi dei carburanti in molti impianti di rifornimento sono infatti ben al di sopra dei listini consigliati dalle compagnie che negli ultimi giorni hanno raggiunto il record per il gasolio (1,330 euro litro) e si sono portati ai massimi dal luglio del 2006 - nonchè ad un soffio da nuovo record - per la verde (a 1,401 euro). Sui prezzi di vendita consigliati dalle compagnie ai propri gestori si applicano infatti alcuni differenziali previsti per talune tipologie di impianti. È il caso di quelli ubicati in autostrada e in alcune tangenziali che arrivano - spiega lo stesso Ministero delllo Sviluppo economico nell'aggiornamento quotidiano dei listini - fino a 0,8 cent al litro. Ma non solo. Oltre ai differenziali per le autostrade ne sono previsti infatti altri. Primo tra tutti quelli regionali, applicato dalla Campania dall'inizio del 2004 (la misura fu introdotta per compensare i tagli ai trasferimenti centrali alla sanità) che nella Regione vede i prezzi maggiorati di altri 3 centesimi. Stesso meccanismo, anche in altre regioni, tra cui Liguria (+2,58 cent). C'è poi l'aggravio previsto negli impianti aperti di notte, con la presenza del benzinaio. In questo caso si può arrivare ad un incremento rispetto ai listini consigliati, anche di 1,1 centesimi al litro. Per trovare il distributore più economico bisogna arrivare fino a Treviso. Il suo nome è Galdino Gallina. È il gestore più low-cost d'Italia: nelle sue tre stazioni di servizio in provincia di Treviso, vendeva la benzina verde a 1,208 euro al litro quando (la scorsa settimana) i prezzi medi delle compagnie segnavano quota 1,375 euro al litro, offrendo così risparmi fino a 16 centesimi al litro. Ma come fa a praticare questi prezzi? Lo stratagemma è semplice: «facciamo noi i trasporti», spiega Gallina sottolineando di andare direttamente «alla raffineria di Marghera a caricare» il carburante.

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