Giovanni Lombardo [email protected] Telecom Italia fa ...
Rimborso che potrebbe superare il mezzo miliardo di euro se sarà accolto l'analogo ricorso di Tim. Immediata la reazione a Piazza Affari dove il titolo ha rimbalzato chiudendo in rialzo dello 0,81% a 1,75 euro. Ieri la Corte di giustizia Europea ha dato ragione a Telecom nella battaglia legale contro il ministero delle Finanze. Il gruppo di tlc aveva citato il Tesoro di fronte al Tar del Lazio sostenendo che era ingiustificato continuare a imporre il canone (385 milioni di euro circa), previsto dal codice postale, anche nel 1998. Il gruppo ricordava infatti che dal primo gennaio di quell'anno, in base alla direttiva Ue, l'apertura del mercato delle telecomunicazioni comportava l'abolizione dei diritti esclusivi nel settore. Il Tar si è rivolto a sua volta alla Corte di Giustizia europea, dopo che anche la Commissione Europea aveva dato ragione a Telecom. Per la Corte - si legge in un comunicato - tale obbligo di pagamento del canone è «contrario al diritto comunitario». Questa decisione potrebbe avere un effetto anche sul ricorso analogo avanzato al Tar del Lazio da Tim, l'operatore di telefonia mobile di Telecom Italia. Anche in questo caso in gioco è la richiesta di rimborso del canone versato dall'operatore mobile sempre a titolo di concessione, di 142,8 milioni relativo al 1998. Si attende ancora la fissazione dell'udienza, ma è molto probabile che la sentenza della Corte di Giustizia Ue, come del resto la precedente presa di posizione di Bruxelles, faccia da chiaro precedente giurisprudenziale. Sul fronte delle licenze, il gruppo guidato dall'amministratore delegato Franco Bernabé si è aggiudicato l'area della Sardegna dopo il ritiro dalla competizione Elettronica industriale (gruppo Mediaset), unica altra società in gara per quel lotto. Telecom risulta vincitrice del blocco «b» avendo offerto 580 mila euro. Il blocco «a» va invece Ariadsl con 635 mila euro. Il blocco «c» se lo aggiudica A.F.T. che ha messo sul piatto 635 mila euro. Anche se, di fatto, la competizione per le frequenze in Sardegna si è conclusa, manca la formalizzazione dell'aggiudicazione che avverrà oggi all'apertura dei nuovi rilanci. Alla fine della sesta giornata di gara si è raggiunta la cifra di 113 milioni, con un balzo del 129% rispetto alla base d'asta.