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Filippo Caleri [email protected] Il Governo gioca la ...

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«Stiamo lavorando e ci sono costanti contatti in corso tra il ministero dell'Economia e quello dello Sviluppo Economico. Stiamo facendo i conti» ha spiegato ieri Umberto Carpi, consigliere del ministro Pier Luigi Bersani, confermando che «il decreto attuativo» potrebbe essere varato entro la prossima settimana. Al massimo entro il 28 febbraio. «Si sta lavorando per applicare il meccanismo previsto dalla Finanziaria», ha proseguito il consigliere del ministero dello Sviluppo Economico, ribadendo che si tratta di dare «un segnale di principio». Le possibili ricadute, infatti, si aggirano in un alleggerimento tra 1 e 2 centesimi al litro. In questa fase - ha aggiunto - si devono prendere a riferimento «solo i primi due mesi dell'anno», applicando il meccanismo previsto dalla manovra in materia di scostamento delle medie del petrolio dal valore indicato nel Dpef (Documento di programmazione economica e finanziaria). La norma prevista nella Finanziaria prevede la possibilità di un decreto trimestrale del ministero dell'Economia di concerto con quello dello Sviluppo economico, che può abbassare le accise sui prodotti energetici per compensare l'extra gettito Iva derivante dagli aumenti del prezzo internazionale del petrolio greggio. Intanto la Cgia di Mestre ha scoperto che il vero tesoro dello Stato si nasconde dietro gli aumenti del costo della benzina e del gasolio tra il 2006 e il 2007. Si parla di circa due miliardi che avrebbero arricchito le casse dell'Erario per la maggiore incidenza che hanno avuto sia l'Iva sia le accise sul prezzo finale.

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