Bnl, 250 nuovi sportelli. Ma senza shopping

Ad aggiornare gli obiettivi di sviluppo della banca è l'amministratore delegato Jean-Laurent Bonnafè in occasione della presentazione dei dati di bilancio della capogruppo francese Bnp Paribas. «Siamo già posizionati per aprire 50 nuovi sportelli entro fine anno e stiamo lavorando sul 2009 - ha sottolineato Bonnafé - Nell'arco del 2010, 2011 e 2012, faremo una cinquantina di aperture all'anno». Si tratta di una novità, visto che il piano di sviluppo dell'istituto di credito romano ha fissato al momento 100 nuove aperture al 2009. «Cresceremo in tutto il Paese - prosegue il manager - perché la copertura di Bnl deve essere ovunque, in particolare nei centri urbani». Al momento, però, nessuna acquisizione in vista: «I prezzi di oggi sono fuori dalla realtà del mercato. Meglio puntare sulla crescita interna che costa molto meno che comprare sportelli in Italia». Bonnafè ha sottolineato l'apporto positivo garantito da Bnl al gruppo Bnp Paribas, la cui crescita del risultato operativo nel 2007 è stata finanziata per un terzo dalla crescita da Bnl. «Non capisco come qualcuno possa pensare che Bnp Paribas possa vendere Bnl, la nostra banca è un'attività strategica nel cuore del business di Bnp», ha sottolineato il presidente dell'istituto di via Veneto Luigi Abete facendo eco alle parole di Bonnafè. «L'Italia è ormai il secondo mercato domestico del gruppo - ha detto il manager francese - La volontà è crescere nel mercato italiano e non c'è nessuna idea sulla vendita di sportelli, rete o altre attività». Secondo l'amministratore delegato «Bnl ha la capacità di chiudere il gap di redditività che ci separa da Intesa e Unicredit». Il direttore generale, Fabio Gallia, spiega che la volontà del gruppo è quella di andare sempre più nella direzione della soddisfazione della clientela, sia nel campo dei conti correnti, tornati a crescere nel 2007 con «un trend che si sta confermando anche nel 2008», sia in quello dei mutui. Passando ai dati di bilancio, Bnp Paribas chiude con un utile netto di 7,8 miliardi (+7%), uno dei risultati record nel 2007 del gruppo che realizza «la migliore performance della sua storia». In crescita anche i ricavi nel 2007 di tutte le divisioni. Bnl, ad esempio, ha chiuso l'anno con un risultato operativo di 572 milioni (+39,9%) e un utile di 566 milioni (+44,8%). Abete ha anche ricordato «le oltre 700 assunzioni effettuate lo scorso anno, ben al di sopra degli obiettivi prefissati. Segno questo - ha concluso Abete - della volontà di Bnl di investire sulle professionalità». Nessun timore per l'indagine di Bankitalia sui prodotti derivati emessi dalla banca romana. «Siamo in attesa della relazione degli ispettori - ha detto Abete - Siamo sempre stati tranquilli, perché dal punto di vista storico siamo sempre stati una banca prudente e abbiamo gestito questi strumenti in maniera coerente rispetto alle finalità istituzionali».