Credit Suisse come SocGen
La banca svaluta per 2,85 miliardi
Si tratta in fondo relativamente di poca cosa rispetto ai 19 miliardi già oggetto di «write-dowwn» (appunto svalutazione) da parte di Ubs, però l'impatto è stato forte, con il titolo che in Borsa a Zurigo è arrivato a perdere anche il 10%. La nuova ripulitura dei conti - che fa seguito alle svalutazioni già fatte con riferimento al 2007, pari a 1,8 miliardi di dollari - è dovuta in parte alle peggiorate condizioni dei mercati, in parte appunto all'errore umano, in quale misura l'istituto peraltro non ha comunicato. I trader avrebbero in sostanza sbagliato nel «prezzare» alcune obbligazioni in portafoglio in base all'effettivo valore del mercato, come è stato successivamente accertato da un'indagine interna. In ogni caso, le nuove svalutazioni riguardano cosiddette «commercial paper» (obbligazioni di breve periodo) ancorate al settore immobiliare. La vicenda conferma che il terremoto seguito al tracollo del credito immobiliare Usa ad alto rischio è ancora in atto, lungi da un assestamento. Oltre a questo, si tratta di un altro campanello d'allarme sulle carenze dei controlli interni, dopo lo scandalo di Societe Generale.