Il gelo infiamma i prezzi al mercato
Ad annunciare l'ennesima stangata sui consumi è stata la Cia, la Confederazione degli agricoltori, secondo la quale l'aumento minimo che le massaie troveranno al banco sarà del 20%. I rincari, secondo gli esperti, sono nient'altro che il riflesso dei danni nell'agricoltura, che si traducono in aumenti alla produzione. Sulle stime dei rincari ha gettato acqua sul fuoco Marco Venturi, presidente della Confesercenti, secondo cui si tratta di ipotesi «un po' azzardate». Anche se allo stesso tempo, ha rilevato, «siamo in un libero mercato, se non c'è un prodotto aumenta la sua richiesta e i prezzi aumentano». Dunque ai cittadini non resta altro che combattere con le armi del mercato, e cioè limitando gli acquisti. Così è già stato nel 2007 secondo la Coldiretti che, lo scorso anno, ha registrato un calo dello shopping familiare del 2,7% per la frutta e del 3,1% per la verdura con una spesa di 6,8 miliardi equivalente a 4,3 milioni di tonnellate. I consumatori comunque non sono rimasti con le mani in mano. «Non sono giustificabili nuovi aumenti dei prezzi al dettaglio di frutta e verdura solo perché fa freddo d'inverno» ha detto Carlo Pileri, presidente dell'Adoc. Il Codacons, poi, ha messo a disposizione dei cittadini che vogliano segnalare aumenti ingiustificati dei prezzi nel settore ortofrutticolo il numero verde gratuito 800.911.911. E minacciato - con il presidente Carlo Rienzi - esposti alla magistratura. La stessa linea annunciata dal capogruppo dei Verdi alla Camera, Angelo Bonelli secondo il quale «servono provvedimenti concreti in grado di prevenire gli aumenti ingiustificati dei prezzi» preannunciando l'invio di un esposto alla Procura della Repubblica ed all'autorità Antitrust «per fare piena luce sugli annunciati rincari dei prezzi dei generi alimentari, in particolare frutta e verdura». Insomma il fronte anti rincari è compatto. La spia è data dal fatto che Mr. Prezzi ha chiesto una moratoria «sugli annunci nei confronti delle associazioni d'impresa» dopo aver verificato che l'aumento dei costi prima di verificarsi sia stato annunciato. Il Garante Lirosi ha segnalato che «stiamo ingenerando aspettative inflazionistiche su annunci allarmistici privi di fondamento. Chiedo una moratoria alle associazioni d0impresa, in particolare quelle del mondo agricolo, che ogni giorno fanno dichiarazioni di aumenti di prezzi». Secondo Lirosi a subire gli effetti del gelo potrebbero essere solo cinque prodotti (tra cui zucchine, cavoli e carciofi), dal momento che gli altri sono coltivati in serra.