Il quadro dell'economia internazionale continua essere ...

Insomma prima della riunione di Tokyo dei ministri finanziari e dei governatori del G7, la congiuntura negativa dell'economia coinvolge l'intero pianeta. Al punto che gli operatori guardano con fiducia all'ipotesi che anche la Bce possa tagliare (in un doppio intervento al ribasso, ad aprile e giugno) i tassi d'interesse seguendo l'esempio della Federal Reserve. L'euro, non a caso, è ora debole sui mercati valutari in scia a quanto affermato giovedì dal presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, che pur lasciando invariati i tassi al 4% ha espresso timori sul rallentamento della congiuntura, aprendo con questo la strada a possibili riduzioni del costo del denaro. Il segretario al Tesoro americano, Henry Paulson, dice di «essere convinto che avremo la crescita, pur se a un ritmo minore di qualche tempo fa. I rischi sono soprattutto al ribasso e sono in gran parte legati al mercato immobiliare» dice Paulson. Il superindice di dicembre dell'Ocse, intanto, registra un meno 0,3 a 99,1 punti. Sui 12 mesi il calo registrato nei Paesi che aderiscono all'organizzazione di Parigi è di 2,1 punti. Più accentuata la flessione dell'Italia, con un -1,2 a 95,3 punti su base mensile e -3,4 su quella annuale. Per l'economia italiana le prospettive tendono al rallentamento, mentre per la zona euro il superindice registra un -0,4 a 98,1 punti rispetto a novembre e -2,2 rispetto al dicembre 2006. Le prospettive del ciclo di crescita, in questo caso, sono di «rallentamento moderato». «Le condizioni economiche mondiali - riassume Almunia - presentano grosse sfide. In base alle previsioni, le turbolenze sui mercati finanziari internazionali continueranno più a lungo di quanto si potesse ipotizzare inizialmente».