Fmi, meno crescita nel 2008
A soffrire non sono solo Stati Uniti ed Eurozona ma anche le economie emergenti per cui è previsto un incremento del 6,9% contro il +7,8 per cento su base annua messo a segno nel 2007. Quanto agli Usa, quest'anno il Pil si attesterà all'1,5 per cento rispetto al 2,2 dell'anno scorso con un taglio dello 0,4% sulle stime di ottobre. Per l'Eurozona, secondo gli aggiornamenti contenuti nel World economic outlook, la crescita è dell'1,6 per cento (-0,5% sulle previsioni precedenti) a fronte del 2,6 per cento del 2007. L'Italia non dovrebbe subire un impatto particolare dalla crisi di governo perché «sono in gioco cause globali che sono partite dagli Usa con la crisi immobiliare e l'Europa ne ha subito in parte il contagio». Le nuove proiezioni, ricorda l'Fmi, tengono conto dell'impatto della crisi mutui «spazzatura» che non solo destabilizza i mercati a causa delle ricadute nei bilanci delle banche, ma rischia di ridurre la domanda interna nelle economie avanzate.