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Borse, debole la Cina. L'Europa tiene

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A dicembre infatti le vendite di nuove abitazioni negli Usa hanno segnato un tonfo del 4,7%, altro che la lieve limatura attesa dagli analisti (-0,3% le attese). Segno che tra gli americani la voglia e il coraggio di spendere per la casa rallentano. E segno soprattutto di un inasprimento delle condizioni del credito, dopo la crisi dei mutui subprime. Il tonfo visto nel mattino sui mercati asiatici alla fine non però ha contagiato più di tanto le altre piazze finanziarie. E dire che il bilancio per Tokyo resta dei peggiori, con perdite vicine ai quattro punti percentuali, che portano al 14,5% i cali da inizio anno, sui timori che anche l'economia del Sol Levante sia entrata in una fase di recessione. Le vendite a pioggia hanno affondato così i bancari, con Mitsubishi Ufj e Sumitomo Mitsui Financial Group in calo entrambe del 5,3%. Ed è andata giù addirittura del 7,19% Shanghai, per i forti disagi causati dal maltempo che sta colpendo l'area. La Cina, del resto, produce il 78% di energia elettrica dal carbone e ben il 5% degli impianti a carbone si è dovuto arrendere alla paralisi causata dalle ultime nevicate. L'oro aggiorna ancora il record al mercato di New York e arriva a sfiorare i 930 dollari all'oncia. Filo conduttore delle vendite in Europa sono stati invece i timori di nuove perdite legate ai subprime, con lo scandalo per la frode miliardaria subita da Societè Generale. A Milano (+0,11%) nuovo rimbalzo per Fiat (+2,84%), mentre Mondadori ha fatto uno sprint del 2,91% grazie alla promozione degli analisti di Citigroup (che hanno alzato la raccomandazione da 'venderè a 'comprarè). Tra le banche, vivaci Unicredit (+1,22%) e Intesa Sanpaolo (+1,48%).

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