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Alitalia, il governo apre il dialogo con la Lega Nord

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Intanto il titolo continua a viaggiare sulle montagne russe e dopo le perdite dell'altro ieri ha chiuso in rialzo del 5% a 0,78 euro guadagnando, nonostante le smentite, sulle indiscrezioni di stampa di un possibile rilancio da parte di Air One e Intesa-Sanpaolo alla ricerca di una cordata di imprenditori del Nord, rilancio che coinvolgerebbe anche Lufthansa. A sorpresa ieri Umberto Bossi è volato a Roma per incontrare a Palazzo Chigi - assieme a Roberto Maroni, Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti - il presidente del Consiglio e Padoa-Schioppa. Una riunione che, alla fine, soddisfa il «senatur»: «Diciamo che è andata abbastanza bene. Certo - commenta Bossi - avrei voluto mettere dei paletti sulla questione delle rotte lasciate libere da Alitalia affinché restassero a Malpensa e al momento non ci siamo riusciti, ma abbiamo portato a casa tre cose e c'è ancora tempo». Tre cose che Bossi sintetizza con diverse garanzie: occupazionali, sulle infrastrutture e sulla viabilità. Il capogruppo leghista Roberto Maroni al termine della riunione osserva che Prodi ha offerto garanzie positive su alcuni punti posti dalla Lega. Sulla possibilità di tutelare gli slot di Malpensa e quindi il suo traffico aereo, invece, «è stato evasivo. Ha detto che ne terrà conto, ma che però è difficile porre paletti ad Air France». Per l'Ap Holding di Carlo Toto la partita Alitalia rimane sempre aperta nonostante la decisione, annunciata il 28 dicembre scorso dall'azionista Tesoro, di avviare una trattativa in esclusiva con il gruppo franco-olandese. Il presidente di Air France-Klm vedrà durante la sua missione romana anche i leader di Cgil, Cisl e Uil - Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti - critici sulla cessione ad Air France-Klm

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