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Sui salari poche idee e confuse

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Che la busta-paga dei lavoratori meno retribuiti debba essere tonificata, sembra equo. Convince meno che il relativo onere debba essere appioppato alla fiscalità generale. Interventi di questo tipo finiscono per stravolgere la prassi secondo cui i contratti aziendali vanno gestiti da coloro che li sottoscrivono, cioè imprenditori e sindacati. Il ministro Ferrero non la racconta giusta, invece, sulle così dette "rendite fiscali". Perché se è vero (ma non vi giurerei) che l'aliquota media in Europa si attesterebbe sul 25%, è anche vero che la pressione tributaria italiana (43%) supera quella di tutti gli altri paesi della Comunità; perché la maggior parte dei Bot, è posseduta da piccoli risparmiatori che non sempre ce la fanno a cucire il pranzo con la cena; infine perché l'aumento tributario sui titoli pubblici si concreterà in una partita di giro per la Cassa pubblica. Ferrero lo chieda al suo collega Padoa Schioppa. Gianni Pasquarelli

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