Sarà convocato «nei prossimi giorni» il «tavolo Milano» per ...
Il «Tavolo Milano», cui prendono parte molti ministri e amministratori locali milanesi, è per Letta «il luogo ideale per la discussione e il confronto». La questione Alitalia tornerà comunque alla Camera il 15 gennaio dove un esponente del governo, forse lo stesso ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa riferirà lo stato dell'arte della privatizzazione della compagnia di bandiera. Secondo quanto riferito dal capogruppo di Forza Italia Elio Vito inoltre, «il governo si è impegnato a non assumere decisioni fino a quando non si sarà concluso il dibattito in Parlamento». Nella stessa data la conferenza dei capigruppo a Montecitorio ha stabilito che saranno votate anche le mozioni finora presentate solo dalla Lega. Il Carroccio, d'altronde - insieme al governatore della Lombardia Roberto Formigoni e al sindaco di Milano, Letizia Moratti - è attivissimo nella difesa dell'aeroporto di Malpensa che sarebbe pesantemente ridimensionato dalla cura Air France-Klm dopo il completamento dell'acquisizione. Ma sulle sorti dello scalo varesino si è pronunciato anche il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, sottolineando che «buttare via il bambino con l'acqua sporca sarebbe una tragedia» perché per Malpensa sono già stati spesi tra i 15 e i 20 miliardi di euro. «Malpensa - ha spiegato il ministro - non è una realtà solo lombarda, è una realtà del Nord Italia e non può seguire la storia di Alitalia». Intanto le amministrazioni locali lombarde tornano a chiedere a gran voce di essere coinvolte dal governo nei passaggi relativi alla cessione di Alitalia e alle modalità di assegnazione degli slot che la compagnia intende abbandonare. E col passare delle ore prende sempre più corpo e incassa sostegni la proposta di Formigoni di una moratoria di cinque anni in cui siano mantenuti gli attuali collegamenti da Malpensa anche dopo le nozze di via della Magliana col vettore transalpino. G.Lom.