Mercato dell'auto in sofferenza, Fiat perde il 7%
Il titolo ha ceduto il 6,96% a 15,56 euro (-7,29% il minimo della giornata toccato nel finale), al di sotto della soglia psicologica dei 16 euro. Il titolo si è comunque mantenuto sopra il minimo degli ultimi 12 mesi, (14,36 euro il 10 gennaio 2007), e ha però ceduto in sole tre giornate il 12,04% rispetto ai 17,69 euro dello scorso 28 dicembre, quando la Borsa aveva festeggiava la proroga degli incentivi alla rottamazione decisa dal Governo. I motivi del ribasso sono generali, di tutto il comparto mondiale dell'auto: derivano, dicono gli analisti, dall'aumento del prezzo del petrolio che vuol dire aumento della benzina, dalla speculazione e, soprattutto dai rinnovati timori di una recessione Usa. La scintilla dei ribassi è scoppiata nella mattinata di ieri a Tokyo, dopo la revisione stime sulla crescita negli Usa da parte di Toyota, che sulla piazza nipponica ha ceduto il 4,3%, a fronte del -9,19% di Nissan. L'incendio ha poi coinvolto le Borse del Vecchio Continente, dove ha colpito indistintamente tutti i gruppi automobilistici, compresi quelli meno esposti negli Usa, come Peugeot (-6,79% a Parigi), e Renault (-7,67%).