Prime critiche dal Fmi: "Italia poco coraggiosa sulla spesa"

[...]dovrà affrontare una doppia sfida: sostenere i salari e nel contempo proseguire sul fronte del risanamento sfruttando anche la «buona ripresa in atto». Queste le prime valutazioni «a caldo» sulla manovra economica da parte degli ispettori del Fondo Monetario Internazionale, secondo quanto trapelato da fonti vicine all'organismo guidato dal direttore generale Dominique Strauss-Kahn. In serata, però, da Washington è arrivato l'altolà: «il Fmi smentisce con decisione di aver mai rilasciato i giudizi ad esso attribuiti». Un portavoce del Fondo ha ricordato che «una missione ufficiale sarà a fine gennaio» e solo al termine della visita il Fondo «renderà note le sue conclusioni e raccomandazioni». Il riferimento è alla delegazione, guidata da Alessandro Leipold, che si recherà a Roma il 24 gennaio per approfondire le ultime misure varate dal Governo. Risale a novembre scorso l'ultima missione degli ispettori di Washington a Roma: già in quell'occasione, si era sottolineato l'eccessivo livello della spesa in rapporto al Pil che viaggia ormai oltre il 40%. Il rischio per il Fmi, è che non si riesca ad «approfittare» della positiva performance delle entrate per stringere di vite sulla spesa pubblica. Oltretutto, secondo gli ispettori del Fmi, il protocollo sul welfare «non incide in maniera strutturale» sulla spesa pubblica. Le misure cioè non hanno carattere di «riforma». Immediate le reazioni da parte degli osservatori nell'area dell'opposizione. «Visco si rassegni, le valutazioni negative del Fondo Monetario Internazionale sulla manovra economica varata dal governo Prodi sono tanto impietose, quanto veritiere», afferma Mario Ferrara, componente della Commissione Bilancio a Palazzo Madama e responsabile nazionale per le politiche di Bilancio di Forza Italia. Rincara la dose Daniele Capezzone, ex presidente della Commissione Attività Produttive della Camera: «Credo proprio che i rilievi del Fondo monetario internazionale siano fondati e circostanziati. Il Governo non ha saputo nè voluto mettere sotto controllo la spesa, ma - al contrario - ha usato l'extragettito proprio per fare nuova politica di spesa». E Maurizio Gasparri di An: «Visco vuole censurare le critiche alla Finanziaria, ma le bugie hanno le gambe corte». Dal fronte sindacale, il segretario confederale della Cgil, Marigia Maulucci, si dice d'accordo con le valutazioni del Fmi, ma mette in guardia: la spesa sociale non si tocca.