Alitalia in volo verso la Francia
Dichiarazione che è arrivata a mercati aperti e che ha avuto riflessi importanti in Borsa (il titolo, dopo una seduta sull'ottovolante, ha chiuso in rialzo dell'1,1% a 0,72 euro). Con buona pace della Consob che da mesi chiede all'azionista di riferimento della compagnia (cioè il governo) di limitare le esternazioni sul futuro dell'azienda per evitare scossoni a Piazza Affari. Da Palazzo Chigi è arrivata in serata la conferma: «La posizione del Governo sul fronte Alitalia è quella espressa dal ministro Bianchi, che con il Tesoro, segue da vicino la questione». Ma allora che si sono detti intorno al tavolo i consiglieri di Alitalia insieme al presidente e amministratore delegato, Maurizio Prato? Sicuramentre hanno preso atto delle indicazioni arrivate dagli advisor, Citi e Roland Berger, che non hanno dubbi: il piano dei francesi è in pole position. Le quotazioni di AiroOne, benché la compagnia di Carlo Toto sia supportata da un pool di banche, appaiono in ribasso. Mentre la cordata Baldassarre continua a ricoprire il ruolo di outsider. Non è un segreto che il premier Romano Prodi (che domani incontrerà il presidente francese Nicolas Sarkozy) abbia un debole per l'opzione transalpina. Ed è probabile che l'annuncio della vendita della compagnia ad Air France-Klm sia ufficializzata la prossima settimana per scongiurare le proteste dei sindacati a ridosso delle festività natalizie. L'ora delle decisioni per ora è stata fissata a dopodomani. Il cda ha deciso, infatti, di sospendere la riunione per riaggiornarla a venerdì prossimo. Sulla vicenda è intervenuto anche il vicepremier, Francesco Rutelli. «Non dico no a una partnership con Air France, vedremo qual è l'offerta migliore. Se Air France vuole sedersi al tavolo, deve dimostrare che negli anni a venire farà anche gli interessi dell'Italia, oltre ai suoi interessi commerciali. Il governo ha il dovere - ha sottolineato - di dare agli italiani una certezza: che chi dovrà prendere il controllo dell'Alitalia, italiano o no, non è importante la casacca, faccia gli interessi dell'Italia». La richiesta di tempi supplementari si era levata dal fronte sindacale. «Credo che sia necessario un supplemento di riflessione per verificare benere l'offerta italiana», ha dichiarato il leader della Cgil, Guglielmo Epifani. Ma soprattutto è necessario un momento di confronto con il sindacato, ha chiesto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. «Vorremmo conoscere in un incontro, possibilmente a Palazzo Chigi, cosa succede in Alitalia. Si discuta a un tavolo in modo trasparente e senza far trapelare qua e là cose sapientemente dosate a fini molto chiari». Quanto poi alla scelta tra Air One o Air France, la decisione deve cadere, per il numero uno della Uil, Luigi Angeletti, su chi «garantisce più aerei e più tratte».