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Statali in guerra. Pronti atti eclatanti

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[...]Così dopo i round contrattuali vinti da tassisti e autotrasportatori anche gli statali hanno imparato la lezione. E ieri i sindacati del pubblico impiego hanno lanciato il loro ultimatum a Prodi: o si trovano le risorse per onorare gli impegni presi dall'Esecutivo per i contratti, oppure sarà lotta. E anche dura a giudicare dai toni visto che i rappresentanti dei travet sono pronti anche «ad atti eclatanti». Insomma un inasprimento improvviso che rischia di dare un altro scossone all'attuale compagine governativa. Che ieri non ha fatto motto tranne che con il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, che ha espresso la «necessità» di «una convocazione «in tempi rapidissimi» dei sindacati degli statali a Palazzo Chigi per dissipare ogni dubbio in merito alla volontà del Governo di rinnovare nei tempi dovuti il contratto di lavoro». Un'apertura che non ha certo placato Cgil, Cisl, Uil. In una nota unitaria le tre sigle sindacali hanno spiegato che «la legge finanziaria procede nel suo iter parlamentare e le risorse per il rinnovo dei contratti dei lavoratori dei settori pubblici continuano a non essere previste». Fin qui la pecunia. A far adirare le organizzazioni sarebbe non solo la mancanza degli stanziamenti promessi. Ma anche, e soprattutto, il comportamento della controparte. «Il Governo non si scomoda neanche per convocarci e spiegarci le sue intenzioni». Cosi i sindacati sono passati alla minaccia. «Nessuno potrà stupirsi se l'esasperazione per il fatto di non veder rispettato il diritto normale al rinnovo del contratto, produrrà un inasprimento forte del conflitto e magari atti eclatanti». Insomma il Governo è avvisato.

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