Con la fattura elettronica si risparmiano 14 miliardi di euro
In totale, un risparmio teorico che a regime potrebbe arrivare a 16 miliardi l'anno. Sono i dati presentati ieri al convegno «Lo sviluppo dell'impresa digitale» organizzato da Infocamere. Dati elaborati da Net Consulting, da cui emerge anche che ogni anno si spendono 287 milioni di euro per stampare 115 miliardi di pagine (di cui 19,5 miliardi inutilizzate) e che il 40% dell'attività di ogni impiegato se ne va, in media, nella sola gestione documentale. Le cifre dicono che è necessario ridurre in maniera consistente il supporto cartaceo e semplificare i processi amministrativi. Nelle imprese come nella pubblica amministrazione. Il convegno ha fatto il punto della situazione, alla luce anche di una serie di novità normative. Con l'auspicio, ha sottolineato il presidente di Infocamere, Gian Carlo Sangalli, che queste leggi diventino operative dal 2008. Si va dalla comunicazione unica con cui le imprese assolvono i propri adempimenti verso Registro delle imprese, Inps, Inail e Agenzie delle Entrate alla fatturazione elettronica per le prestazioni effettuate a favore delle Amministrazioni statali e degli Enti pubblici nazionali; dalla generalizzazione dell'uso della posta elettrica certificata nei rapporti tra imprese, professionisti e Pa alla conservazione ottica sostitutiva dei documenti cartacei; fino alla firma digitale a convalida di istanze e dichiarazioni presentate alle pubbliche amministrazioni per via telematiche. Un mosaico di misure contenute in provvedimenti diversi, come il Codice dell'Amministrazione Digitale o la terza «lenzuolata» di liberalizzazioni a firma Bersani, che è ancora in itinere. «Le imprese - ha detto il ministro per lo Sviluppo economico, intervenuto al convegno - devono essere messe in condizione di muoversi con più agilità. Abbiamo più tecnologia a disposizione di quanto effettivamente ne usiamo» e su questo fronte «dobbiamo fare un passo avanti».