Treni, in arrivo una nuova stangata
La notizia dei rincari è stata annunciata ieri dallo stesso ad delle Ferrovie, Mauro Moretti, uscito allo scoperto dopo mesi di indiscrezioni e mezze ammissioni sulla necessità di nuovi aumenti, dopo quelli attuati a gennaio 2007 pari a un +10%. Immediate le proteste dei consumatori che parlano di «ennesima stangata» sulle tariffe Fs che si tradurrà in un aumento annuo per le famiglie di 90-120 euro l'anno. Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori hanno già minacciato ricorsi al Tar. Se i biglietti saranno più salati è stato invece sventato il pericolo di un taglio dell'offerta dei collegamenti a media e lunga percorrenza con l'entrata in vigore domani del nuovo orario. La rete di collegamenti rimane la stessa, anzi è stata potenziata, hanno spiegato le Fs. Sul tema degli aumenti- ha spiegato Moretti- una parte dei prezzi non dipende da noi. I treni regionali sono finanziati dalle Regioni e sono quest'ultime, insieme ad Fs, a stabilire il livello tariffario. L'ulteriore parte dei treni del servizio universale, «sono oggetto di discussione con il governo, non potendo le Ferrovie su quelle tratte praticare prezzi di mercato». La fetta di tariffe libere riguarda, invece, la fascia redditizia dei collegamenti e relativa soprattutto al centro-nord per i treni Eurostar e Alta Velocità. Sarà questa a essere principalmente interessata dai rincari. «Siamo in una situazione curiosa - ha rilevato Moretti.- Le nostre tariffe sono metà di quelle francesi e quasi un terzo di quelle tedesche, però tutti ci chiedono qualità tedesca e francese ma prezzi polacchi. E non solo la gente che vuole pagare di meno ma anche la politica che non distingue nemmeno i propri compiti. Moretti ha poi lanciato un ultimatum alle aziende appaltatrici: «Ho dato tempo fino a marzo prossimo. Se i livelli di qualità del servizio non raggiungeranno i requisiti richiesti sono pronto a disdire tutti i contratti».