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Giovanni Lombardo [email protected] Tutti soddisfatti: ...

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Un accordo raggiunto nella notte tra venerdì e sabato in una fase quanto mai calda sul fronte dei rinnovi, con quasi 7 milioni di lavoratori dipendenti (tra cui statali e metalmeccanici) ancora in stand by. Nell'arco dei tre anni l'aumento in busta paga per i circa 330 mila bancari sarà in media di 275 euro al mese. Nel dettaglio, un dipendente della terza area professionale di quarto livello (una figura media, pari all'ex capoufficio con sei scatti di anzianità) vedrà aumentare la propria busta paga di 179,97 euro a partire dal primo gennaio 2008, di ulteriori 54,36 dal primo gennaio 2009 e di altri 40,84 euro dal gennaio 2010. Un totale di 275,17 euro, al termine dei tre anni, a cui si aggiungono 1.579,41 euro che saranno erogati nella prima mensilità del 2008 a compensazione degli arretrati per il biennio 2006-2007. Importi che, sottolineano Abi e sindacati in una nota congiunta, «sono un riconoscimento alla crescita della produttività del sistema», mentre la nuova scadenza «consente di dare certezze di medio termine sia ai bancari sulla tutela del loro potere d'acquisto, che alle imprese, anche alla luce della concorrenza crescente sui mercati finanziari internazionali». Nel contratto «ampio spazio è stato riservato ad aspetti qualificanti come l'occupazione, tenendo presenti le esigenze di flessibilità delle imprese bancarie e creando le premesse per favorire e qualificare il lavoro nel settore». In questa direzione l'attenzione si «è concentrata sui giovani migliorando ulteriormente lo strumento dell'apprendistato quadriennale, sul quale aziende e sindacati puntano per un'occupazione di qualità». Pareri positivi sono arrivati da tutti i diretti interessati. L'associazione bancaria sottolinea come si sia «assicurato un periodo di stabilità e garanzia di regole al sistema di relazioni sindacali, tutelando inoltre la competivitità delle banche italiane nel contesto europeo». Sulla stessa linea anche i sindacati: se Giuseppe Gallo, segretario della Fiba Cisl, sottolinea che «un buon contratto» si è raggiunto «senza un'ora di sciopero», Lando Sileoni, segretario aggiunto della Fabi spiega come l'intesa «permette di redistribuire in modo più equo i profitti delle banche anche ai lavoratori».

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