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Enel, oggi a Nizza si sblocca l'accordo con i francesi di Edf

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Un'alleanza che permetterà al gruppo elettrico italiano di fare il suo ingresso ufficiale nell'elettricità francese (arrivando al 3% della quota di mercato) e di partecipare al programma nucleare di terza generazione messo in campo Oltralpe. Il primo a essere fiducioso sulla sigla dell'accordo è il ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani. E se l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, si è limitato a ricordare di essere in partenza per Nizza, il presidente, Piero Gnudi, conferma di contare «di chiudere al più presto». Mancherebbero quindi solo i dettagli a un accordo di fatto annunciato già nel 2005 - ai tempi della battaglia per la conquista di Edison - ma sinora mai perfezionato, anche se Enel attualmente è già in grado di ritirare energia nucleare prodotta in Francia. Con la formalizzazione dell'intesa, il cui valore dovrebbe aggirarsi intorno ai 2 miliardi di euro, Enel potrà disporre, acquistandoli direttamente da Edf, dei 1.200 megawatt di elettricità previsti dalla sua partecipazione al programma nucleare di terza generazione Epr (European pressurized reactor). Il vero punto centrale dell'intesa riguarda infatti la quota del 12,5% che Enel potrà ottenere nel progetto relativo alla centrale di Flamanville, in Normandia. A sbloccare la situazione hanno contribuito anche le rassicurazioni arrivate da Edison che ieri ha presentato il piano industriale 2008-2013 con investimenti per 6,2 miliardi. «L'atmosfera tra i nostri due azionisti è buona» ha detto l'ad di Edison, Umberto Quadrino che non vede «ostacoli importanti al rinnovo del patto» sulle quote in Edison di Transalpina di Energia, la holding che fa capo con il 50% ciascuna a Delmi e a Edf.

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