Consumi, ecco la stangata di Natale
Volano i prezzi di addobbi e brindisi. L'albero costa il 40% in più dell'anno scorso
Ben più cari - secondo la fotografia scattata dalla Federconsumatori sui costi delle prossime festività natalizie - saranno anche i brindisi e i cenoni con rincari del 25% per lo spumante, del 17% per i vini da tavola, del 16% per i prosecchi e di aumenti intorno al 10% per panettoni e pandori mentre per lo zampone di fine anno l'incremento è del 17%. Qualche notizia positiva per i portafogli delle famiglie arriva invece sul fronte dei regali: per un classico «pensiero» come una cravatta o una cintura si spenderà oltre il 18% in meno dell'anno scorso. Così come per un dvd (-10,6%) o un rasoio elettrico (-7,6%), un lettore di cd portatile (-8,3%) o un note book (-7,9%). Costo dei regali più contenuti dell'anno scorso anche per chi - sempre in tema di doni dell'ultima generazione - sceglierà una fotocamera digitale (-9,1%) o un televisore Lcd (fino a -10,6%). A pesare, nel preparare il pacco, sarà però la carta - per la quale si registra un +14% rispetto all'anno scorso - e il nastro (+15%). Babbo Natale dovrà invece spendere di più per i piccini che nella loro letterina hanno chiesto una bambola (+7,8%) o una tastiera musicale (+7,1%). O, ancora, per un tradizionale cavallino a dondolo (+5,4%) mentre saranno più fortunati i genitori di bambini che chiesto una bicicletta: per questo regalo c'è un risparmio del 16,1% rispetto all'anno scorso. E se per i viaggi da mettere in conto ci sono rincari che vanno da un massimo di oltre il 5% per le mete calde e le capitali europee ad un +2,3% per le settimane bianche, per coloro che sceglieranno festività all'insegna del benessere c'è un risparmio del 3% relativo ai soggiorni in beauty farm. Tornando invece alla tavola, l'indagine di Federconsumatori condotta nella grande e piccola distribuzione segnala - oltre all'impennata dei brindisi - rincari sostenuti anche per il torrone (+7%) ed il salmone (+6%) mentre per lenticchie e miele l'aumento sarà del 4%.